Le Origini
La prima documentazione storica che testimonia l’importanza della vite risale al XIII secolo ” ….il 30 marzo 1253, si stipulava un contratto di colonia d’una vigna nel fondo Valdragone tra il concedente Sabatino di San Marino e il conduttore Deutaidi di Superclo da San Marino…”
La Storia
Il primo Catasto Rustico della storia della Repubblica, redatto nel 1775, e alcuni documenti ufficiali ricostruiscono la storia dell’enologia sammarinese. Già all’epoca, il Canino bianco, il Biancale, il Trebbiano, il Moscatello bianco e nero, l’Aleatico, l’Albana ed il Sangiovese erano i vitigni più comuni. I vizzati erano allevati a pochi palmi da terra, con viti maritate agli aceri e accompagnate da olivi e piante da frutto.
Così piccoli, così unici.
Produciamo vini che soddisfano il gusto e l’anima.
La Qualità
Le viscere del Monte Titano diventano la sorgente di vini pregiati e di qualità. Le fresche grotte e cavità del monte fungono da cantina naturale, conferendo ai vini delle proprietà e dei sapori unici. Nel corso degli anni, la qualità e la fama dei vini sammarinesi si diffonde velocemente, grazie al loro commercio giunto fino a Venezia. La produzione vinicola nel cuore di San Marino dà vita ad alcuni dei vini più apprezzati, come il Sangiovese e il Moscato che, in breve tempo, si affermano grazie al loro sapore.
Il Turismo e il Commercio
Il turismo è un volano per il commercio vinicolo sammarinese. Le “Grotte” di Borgo Maggiore diventano il luogo di sosta perfetto durante giornate di fiere e mercati, dove i turisti possono degustare il vino locale, alimentandone la fama. Siamo alla fine 1800, quando Borgo diventa il fulcro commerciale della Repubblica, oltre che la culla di vini pregiatissimi.
Nel 1878, 1889 e 1890, all’Exposition Universelle de Paris, alcuni viticoltori sammarinesi sono premiati per la qualità dei loro vini bianchi e del Sangiovese.
Dal 1878 ai giorni nostri
Le date importanti
primo documento storico ...
... di cessione in affitto di un vigneto nella zona di Valdragone
1523
Domenico Mengozzi
redige lo Statuto Agrario, norme pratiche per la coltivazione della vite a San Marino
1813
Primo riconoscimento
all’Exposition Universelle de Paris, in cui vengono premiati alcuni produttori sammarinesi con medaglie d’argento e di bronzo per campioni di vini bianchi e Sangiovese
1878
all’Esposizione Italiana Agraria
i vini di San Marino ricevono una “recognizione di merito per l’ottimo gusto e la qualità”
1861
Nasce la Vinicola Titano
Una tradizione, passione e cultura che si è tramandata nel corso dei secoli fino ai giorni nostri.
1959
Si realizza il Centro Viticolo Bosche
per lo studio, la salvaguardia e la moltiplicazione delle varietà tipiche sammarinesi.
1975
Viene fondato il “Consorzio Vini Tipici di San Marino”
composto dall’Eccellentissima Camera e da due cooperative, la Cantina Cooperativa Vini di San Marino e la Cantina Sociale Sammarinese.
1979
La legge n° 127 sulla viticoltura
e la produzione del vino istituisce il marchio ad Identificazione d’Origine che qualifica i vini di San Marino.
1986
Si forma il “gruppo Elite”...
... i migliori viticoltori che conducono i vigneti dalle maggiori potenzialità, si impegnano a produrre uve in maniera conforme ad un disciplinare molto rigido, sono gettate la basi del “Progetto qualità”.
2000
nuovi vigneti
nascono nei nostri terreni, si investe sulle varietà tipiche locali e sui cloni sammarinesi, trovano spazio inoltre i vitigni internazionali.
2005-2010
si inaugura il nuovo negozio e la barricaia.
Un ambiente moderno dove acquistare i vini e i prodotti del Consorzio Terra di San Marino, la sala degustazione dove assaggiare le nostre bottiglie e la barricaia dove a temperatura e umidità controllata affinano i nostri migliori vini.
2013
parte il progetto San Marino BIO
... parte della superficie vitata diventa a conduzione biologica.
2017
esce sul mercato “L’Intruso”
... il primo vino biologico certificato della Cantina di San Marino
2019
Cantina San Marino
Il Consorzio Vini Tipici di San Marino diventa Cantina San Marino.